Menu

Ho fatto il vaccino nella settimana che si è appena conclusa.

Si parlo proprio del vaccino anticovid e il 20 maggio, qualche giorno fa, facevo la seconda dose.

Mi sono svegliata con calma, giovedì non lavoravo e ho preso il tempo per godermi la mia pulcetta.

Colazione lenta, noi due sole solette a fare colazione e chiacchierare, in attesa che suonasse il campanello e arrivasse nonna per tenere Mela e poter io andare in ospedale tranquilla

Beh, sì il vaccino l’ho fatto in ospedale, perchè i miei ematologi mi hanno segnalato come soggetto fragile. Per la Regione Piemonte io non lo sarei stata.

No, non ho nemmeno voglia di fare polemica, però io questa cosa non l’ho digerita bene. Menomale che i miei super doc hanno pensato a me e a chi come me ha fatto un trapianto di midollo in un certo lasso di tempo.

Incontri speciali

E’ il mio turno. C’è poca gente, strano penso, visto il caos che c’era alla prima dose mi aspettavo il corridoio pieno, invece tutto sommato è fattibile. Davanti a me ho solo due persone, posso sedermi comoda vicino all’entrata, che poi mi distraggo se mi metto a leggere e rischio di non sentire.

Ok, è entrata la persona prima di me, abbasso lo sguardo e lo rialzo pochi istanti dopo. Una figura famigliare, ma quello sguardo è il suo, ne sono certa.

Quell’abbraccio ha un sapore unico. Le chiacchiere veloci , i sogni, la voglia di tornare a viaggiare e l’energia di un sorriso che non si spegne mai.

Lei, è il mio faro, lei è il mio esempio. Incontrai codesta fanciulla nei giorni delle mie chemio di seconda linea, avevo un’ energia straordinaria e stava facendo un controllo, da lì a poco avrebbe fatto il suo secondo trapianto, io ero alle porte del primo. Le nostre storie si intrecciano e per molti versi si somigliano. A distanza di sei mesi da lei, io avevo ripercorrevo il suo stesso schema.

C’è un qualcosa di speciale che mi lega a tutti i pazienti con cui si sono costruiti ponti, amicizie e legami, ma Lei è il mio piccolo scricciolo ed è il faro nel mio buio. Mi sono sempre ripetuta: “guarda lì, davanti a te, vedrai che ci arriverai!” e incontrarsi così, a sorpresa, senza preavviso , poter dire a Lei STO BENE, è qualcosa di veramente strabiliante. Lo so straparlo, ma queste sono le cose belle che la vita mi ha riservato ed io non so non emozionarmi a questi segni del destino.

Io mi vaccino e dopo faccio un salto in onco

Esattamente come nel titolo: io mi vaccino e poi, tiro un sospirone, e vado a salutare in DH, in “onco” per gli amici.

Non ci passo spesso, anzi. Forse mi è più facile attraversare la porta che racchiude il mio mondo attraverso lo specchio, piuttosto che il day hospital. Il mondo Attraverso lo specchio è un mondo strano, profondo, rispettoso.

In day hospital, l’ultima volta che sono stata lì avevo fatto la chemio con una delle mie stelle più luminose del cielo. (qui leggerai chi sono alcune delle mie stelle, da quando ho scritto questo però le stelle sono aumentate).

In ematologia non entro o almeno non ora con il covid in giro, ma anche quando entravo le porte delle camere sono chiuse. In DH vedo le stanze; le stesse in cui aprivo lo zaino e cominciavo a leggere o a scrivere, mentre strani intrugli mi si infondevano nelle vene. Tutto questo è molto diverso.

Salutare Betty, Giò, passare da Carla e Grazia che sono in ufficio, è sorprendevole. Ma soprattutto vedere la faccia sorpresa della dottoressa che non mi vedeva da un bel po’, non ha prezzo. Come trapiantata io le visite le faccio in un altro posto, in un antro segreto del castello, mi piace pensare, quindi in DH oncoematologico non vado mai. Quando lei ha detto: “ti vedo bene” anzichè offendermi, non sopporto le frasi di circostanza, sprizzavo di gioia. Sono arrivata a casa, e la prima cosa che ho detto a mia mamma è stata: “la ****** mi vede bene!” Cosa vuol dire? Vuol dire che davvero quando dico che sto bene, lo vedono anche gli altri, e che figata è!

Io mi vaccino: perchè

Io mi vaccino perché credo nei progressi della scienza.

Io mi vaccino perché ho bisogno, come mai, di poter tornare alla vita normale: viaggi, scuola per me e Mela, cene magari con qualche amico, una birretta in compagnia senza troppa paura.

Io mi vaccino perché so fin troppo bene cosa voglia dire fare si che siano gli altri a proteggermi. Non si fa per noi, si fa per chi non può farlo. Si fa perché c’è chi ha un sistema immunitario frantumato e ha bisogno che con dei piccoli gesti per poter tornare alla vita e ad avere fiducia.

Ad oggi finalmente, dopo qualche giorno un po’ KO, ma ci sta perchè a me tutti i vaccini fanno sto effetto, torno a sorridere e.. programmo le vacanze, ora che posso. Aspetto che Davide possa vaccinarsi, qui in Piemonte dovrebbe avvenire l’8 giugno per la fascia 30-39 anni.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Condividilo!

No Comments

    Leave a Reply