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Alice Attraverso lo Specchio

Diamo un nome a Mr. Hodgkin: Marla

Marla è il nome che io e il mio Fratellone durante una telefonata abbiamo dato al mio Linfoma di Hodgkin.
Non è di mia invenzione, è preso da un film che entrambi adoriamo e quella frase calza a pennello rispetto a cosa penso io del mio tumore.

Se avessi un tumore lo chiamerei Marla. Marla il taglietto sul tuo palato che si rimarginerebbe se smettessi di stuzzicarlo con la lingua… ma non puoi.

figth Club

Il tumore è stata una grande prova e mentre cercavo disperatamente di tenere in piedi il Paese delle Meraviglie piano piano mi addentravo in un mondo nuovo e Alice andava scoprendo il mondo attraverso lo specchio.

Dare un nome alle cose: Marla, uno dei tanti.

Dare un nome alle cose le rende reali. Io da sempre dò nomi a tutto. Prima di quel Momento Marla era Mr. Hodgkin, un uomo invisibile con un trench marroncino e gli occhiali da sole, che girava su una gondola all’interno delle mie vene.

Chiamo le cose con un nome da sempre: Pallina è stata la mia prima bambola, e anche la mia prima macchina, che qualcuno si divertiva a chiamare Babona, perchè, dicevano, somigliava ad uno scarafaggio. Casa era il nome di quel piccolo appartamento in cui andai a vivere da sola, appena ne ho avuto l’opportunità. L’aspirapolvere robot che andava da solo, andava perché è stato attaccato e distrutto da un gattaccio, si chiamava Bottino, quello nuovo Bubu, questa volta è stata Mela a dargli un nome, ma ha preso tutto da me.

I nomi, le parole, hanno un peso e un enorme importanza, Per me, ma non solo. Chiamo Fratellone il mio migliore amico, perché solo io posso chiamarlo così. Mela ha un soprannome da quando è nata, e difficilmente la chiamiamo con il suo nome “vero” (quando la sgridiamo li usiamo tutti e due accompagnati dal cognome, se vogliamo enfatizzare).

Mr. Hodgkin diventa Marla

Marla è diventata Marla ed è diventata subito un immagine chiara. Certo molto somigliante alla protagonista del film sopracitato, ma io ho un’ adorazione per Helena Bonham Carter e così mi risultava più simpatica anche la mia Marla.

Marla è donna, non poteva essere altrimenti ed è il mio modo di chiamarla. Mentre quell’identità semisconosciuta di Mr. Hodgkin è un nome che sentivo spesso, parlando con chi c’era o ci stava passando, Marla era MIA.

Marla e Alice

Lei mi aveva portato via i capelli, la femminilità, a cui nonostante tutto cercavo di rimanere aggrappata, alcune amicizie che spariscono al suono dell’insieme di lettere che compongono la parola cancro.
Il nome Marla, arrivò una sera mentre io e Twy ne stavamo parlando al telefono. Mi stavo sfogando parlavamo quando venne folgorato dall’immagine di Marla e ci mettemmo a ridere pensando che davvero era quel taglietto fastidioso che non puoi non toccare con la lingua.

Marla è stata cocciuta, chemio resistente prima, e recidiva poi.
Marla mi somiglia, è testarda, talvolta presuntuosa, autoironica. Marla fa fatica a lasciare andare, insomma una me in versione liquida.

Cancro: Mr. Hodgkin o Marla, o chicchessia sono un tumore, un cancro.

Marla era ed è un personaggio nella mia testa. Non è un qualcosa di indefinito, una brutta malattia, è un TOMORE MALIGNO un CANCRO e non ho mai nascosto questa cosa.

Dire che avevo un brutto male, che avevo una malattia non serviva a sminuirla. Fa paura la parola cancro, fa paura a chi la ascolta più che a chi l’ha addosso. Mia Nonna addirittura la chiama “quella cosa” perchè è troppo pensare che la sua “nipotina” abbia un tumore. Ma nelle facce della gente quando parlando magari lo dico apertamente vedi il terrore negli occhi, vedi i pensieri; “ma mai possibile”? “ma come??”

Forse è più per questo che gli ho dato un nome che non facesse così paura, perchè sobbarcarmi delle paure degli altri non mi faceva bene.

Marla è stata una compagna di viaggio terribile, ma mi ha insegnato a darmi delle priorità, mi ha scoperchiato e rovesciato il cassetto dei sogni, che come due amici hanno scritto sul muro nel cassetto fanno la muffa. Non le sono grata, avrei davvero preferito non incontrarla mai ma la donna forte e determinata, tenace anche se disordinata (quello sempre) lo sono diventata anche grazie a lei.

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